Aiuola 12
Lilium candidum L. – Giglio bianco
Dominio |
Eukaryota |
Regno |
Plantae |
Divisione |
Magnoliophyta |
Classe |
Liliopsida |
Ordine |
Liliales |
Famiglia |
Liliaceae |
Il giglio bianco è una specie erbacea perenne, con grossi bulbi con radici perenni che non si rinnovano tutti gli anni come succede solitamente nelle piante bulbose; formano un palco di radici avventizie sullo stelo sopra il bulbo a fior di terra, che contribuiscono alla nutrizione delle parti aeree.
E’ una specie coltivata per lo più come ornamentale, nei giardini per l'eleganza e il profumo dei fiori portati da fusti eretti, in vaso per i terrazzi, e industrialmente per la produzione del fiore reciso.
La pianta è coltivata anche per scopo farmaceutico. Il bulbo, raccolto a fine estate, viene utilizzato per farne un decotto che ha proprietà diuretiche, emmenagoghe ed espettoranti; per uso esterno è utilizzato per cataplasmi emollienti e risolventi su scottature e paterecci; l'infuso si utilizza per impacchi, lavande e gargarismi. I petali dei fiori raccolti a fine primavera, sono astringenti, detergenti e curativi degli eczemi; per uso esterno vengono impiegati per curare piaghe e scottature.
Il mito
Zeus, il signore degli dei, era soggetto a passioni e debolezze. Così, anche se sposo di Era, ebbe tante altre relazioni. Dall'unione di Zeus con un'inconsapevole Alcmena nascerà Eracle. Zeus s’era infatti innamorato della regina Alcmena, una donna virtuosa che non avrebbe mai accettato di tradire il proprio marito, ma Zeus ne prese le sembianze. Quando la poveretta si rese conto d’essere stata ingannata, temendo la giusta collera di Era, preferì abbandonare il proprio figlio in un campo fuori dalle mura di Tebe, in quella che oggi si chiama “pianura di Eracle”. Per fortuna proprio in quel momento giunsero nella piana a passeggio Atena ed Era. Fu così che Era, su invito di Atena, prese il bimbo e si denudò il petto per allattarlo, ed Eracle vi si attaccò con tanta forza (si trattava appunto del piccolo più forte del mondo) che la dea gemendo per il dolore lo allontanò da sé mentre un getto di latte volava verso il cielo, trasformandosi nella Via Lattea, e un altro cadeva in terra mutandosi in giglio.
Simbologia: nelle tradizioni popolari il giglio non è soltanto il simbolo della purezza, ma anche della “pallida morte”: nelle leggende popolari il misterioso apparire di un giglio annuncia la morte di un frate.